L'immobiliare italiano cresce nell'hinterland

Il mercato immobiliare italiano continua a riservare sorprese. Sono sempre più gli italiani che preferiscono acquistare nell’hinterland anziché nelle grandi città. Una tendenza confermata dall’analisi condotta dall’Ufficio studi di Tecnocasa.
Nei primi sei mesi del 2007 l’analisi delle quotazioni immobiliari delle diverse realtà urbane ha confermato una tendenza in atto ormai da alcuni semestri. Per la prima volta dal 1998, anno in cui è iniziato il boom immobiliare, i capoluoghi di provincia hanno registrato una crescita delle quotazioni pari all’1% superiore rispetto a quella delle grandi città, che sono salite dello 0,6%. Ma la vera novità sono le performance delle abitazioni dell’hinterland, le migliori in assoluto del comparto immobiliare nazionale, con un rialzo dell’1,4% in atto ormai dal primo semestre del 2006. Cambiano gli orientamenti degli italiani nel mattone, dunque. Un’inversione di tendenza che avviene a causa dei prezzi degli immobili delle metropoli, ormai troppo elevati, e per la costante ricerca di una migliore qualità di vita, possibile in cittadine più a “misura d’uomo”. E poi perché la costruzione di nuove abitazioni, in questo periodo molto gettonate, si realizzano proprio nell’hinterland e non nelle grandi città. A conferma di quanto detto c’è anche uno studio dello scorso anno realizzato dall’Istat, secondo il quale le metropoli hanno continuato a perdere abitanti: Milano circa 15 mila, Napoli 11 mila, Roma 8 mila. Se la casa dei desideri per gli acquirenti della Penisola nostrana non è più nelle grandi città, quali sono i capoluoghi o i comuni dell’hinterland che raccolgono il numero maggiore di preferenze? Stando all’analisi di Tecnocasa, in linea di massima è stato rilevato che le preferite sono soprattutto quelle località (capoluoghi o cittadine dell’hinterland) meglio servite da linee ferroviarie, metropolitane o collegamenti stradali con le grandi città dove quasi sempre c’è la sede di lavoro di chi si sposta.

fonte: Finanzaonline.com