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Fisco leggero per le Immobiliari

Le nuove società immobiliari quotate, le Siiq, potranno godere del regime fiscale agevolato anche se controllate di diritto con una partecipazione del 51 per cento. Il dettaglio è contenuto nel testo dell'emendamento alla legge Finanziaria che il Governo ha presentato al Senato e con il quale vengono istituiti i nuovi soggetti. L'Esecutivo ha tenuto fede alle anticipazioni dei giorni scorsi presentando ufficialmente il suo progetto che si propone di stimolare il business immobiliare finalizzato alla attività di locazione.A partire dal giugno del prossimo anno, quando entrerà in vigore il nuovo sistema, le Siiq potranno optare per un regime speciale che le esenterà dalle imposte sul reddito purchè almeno l'85% dell'utile netto derivante dall'attività di locazione immobiliare sia stato distribuito ai soci sotto forma di dividendo. Al posto di quelle tasse i soci pagheranno un'imposta sostitutiva del 20%. È la medesima aliquota prevista su tutti i redditi da capitale e questo spiega perché la ritenuta non verrà operata sugli utili delle Siiq corrisposti a fondi pensione, fondi comuni di investimento e gestioni patrimoniali. I frutti finali di quegli investimenti saranno infatti tassati a valle con la medesima aliquota del 20 per cento. Resta il fatto che l'attività imprenditoriale nel mattone avrà un trattamento fiscale agevolato rispetto a quello in vigore sugli altri settori produttivi.Il provvedimento del Governo traccia i confini entro i quali opereranno le agevolazioni. Per poterne usufruire le società immobiliari quotate - o anche le loro controllate con una quota di almeno il 95% che svolgano l'attività immobiliare - dovranno essere residenti in Italia e i loro titoli «negoziati in mercati regolamentari italiani» (ciò che per la verità potrebbe essere considerato in contrasto con le normative comunitarie). Inoltre nessun azionista può detenere una partecipazione superiore al 51% ed almeno il 35% dei titoli dovrà fare capo a soci con non più dell'1% del capitale. Ciò che è più importante l'agevolazione fiscale è subordinata al fatto che la società immobiliare svolga «in via prevalente l'attività di locazione immobiliare». Una condizione che si riterrà soddisfatta se almeno l'80% del patrimonio sia rappresentato da immobili di proprietà i cui ricavi incidano per almeno l'80% dei componenti positivi del conto economico. In questo modo il Governo ha voluto spiazzare il business del mattone più speculativo, che si concentra nell'unica compravendita di immobili. Tutto ciò è confermato dal fatto che l'imposta sostitutiva verrà subordinata al mantenimento per almeno tre anni della proprietà degli immobili conferiti ad una siiq. L'emendamento governativo disegna anche un regime agevolativo per l'ingresso nel regime speciale che comporterà «il realizzo a valore normale degli immobili». Le plusvalenze così generate saranno anch'esse assoggettate ad un'imposta sostitutiva (di quella sul reddito delle società e di quella regionale sulle attività produttive) del 20 per cento che potrà essere spalmata fino a 5 rate annuali di pari importo. Ad un decreto successivo dell'Economia spetterà, tra l'altro, di definire la cornice regolamentare e di vigilanza prudenziale sulle siiq da parte delle «competenti autorità» (senza dire, tuttavia, quali saranno).

fonte: Sole 24 Ore

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