Il mercato del Mezzogiorno

È cresciuto più velocemente del resto d'Italia, cresce e crescerà ancora. Il Mezzogiorno è quella che si potrebbe definire la stella nascente del mercato immobiliare, anche se i ritmi dello sprint celano cifre che, in termini assoluti, non sono ancora a dir proprio entusiasmanti.
Secondo il primo Forum Scenari Immobiliari del Mezzogiorno che si è svolto a Capri (per il dettaglio, si veda Mondo Immobiliare - Il Sole 24 Ore, in edicola lunedì 27 maggio) le regioni del Sud rappresentano il 10,7% del real estate italiano, con un fatturato 2001 di circa 12 miliardi di euro: "Numeri, questi, che non rendono giustizia della reale importanza del Sud, soprattutto in termini prospettici - ha spiegato Mario Breglia, direttore di Scenari Immobiliari - se non vengono accompagnati dai tassi di crescita dell'area". Negli ultimi cinque anni, secondo i dati presentati, il mercato immobiliare del Mezzogiorno è infatti quasi raddoppiato (+92%), contro un incremento del 42% della media italiana. A guidare l'incremento è stato il settore residenziale, con un numero di compravendite annue passate dalle 112mila del 1998 alle 170mila previste per il 2002.
Riducendo l'orizzonte di osservazione, l'incremento del fatturato immobiliare complessivo del Mezzogiorno è stato, tra il 2000 e il 2001, pari a 19,3 punti percentuali, quasi nove punti in più rispetto al resto d'Italia.
Le aspettative, poi, sono particolarmente positive, se è vero che entro il 2003 gli investimenti esteri al Sud dovrebbero triplicarsi rispetto al 2001, superando i 700 milioni di euro. A cui vanno aggiunti gli investimenti dei fondi immobiliari e dei grandi investitori italiani che, finora, hanno acquistato per circa 800 milioni di euro (ultimi cinque anni), meno del 10% del totale egli investimenti effettuati. Tanto ottimismo si scontra, però, secondo gli operatori, con la reale situazione del Sud che, se da un lato offre enormi potenzialità di espansione, dall'altro bilancia questo dato positivo con una pressochè totale assenza di dati puntuali sul settore.
I fondi immobiliari italiani hanno finora investito non più del 2% del totale nel Mezzogiorno, anche se esistono aree di intervento dai forti potenziali. Tra queste, sicuramente quello delle Rsa (residenze per anziani) e il comparto turistico.
A guidare la classifica della variazione media dei prezzi medi di vendita del settore residenziale, Napoli che, nel periodo aprie 2001-aprile 2002, ha messo a segno un incremento del 9,2% (contro una media nazionale del 6,8%), seguita da Catanzaro (+8%), Bari (7,9%) e Chieti (+7,8%), mentre fanalini di coda risultano essere Benevento (4,4%), Palermo (4,6%) e Campobasso (4,7%). Scendendo invece nel dettaglio dei settori, il residenziale del Sud continuerà a crescere, con un aumento del fatturato previsto in un +6,9%, raggiungendo la soglia delle 170mila unità. Il terziario, in crescita, dovrebbe raggiungere i 420 milioni di euro, mentre il commerciale segue il ritmo di crescita nazionale (4-5%).
In forte crescita, invece, il settore turistico che dopo essere cresciuto nel 2001 del 15,2% (a quota 380 milioni di euro) dovrebbe mantenere gli stessi ritmi di incremento.

fonte: Osservatorio Immobiliare