Nessuna formalità per il mandato collettivo

ROMA - Sullo sfondo delle grandi operazioni finanziarie sugli immobili pubblici si svolgono le vicende concrete delle vendite, soprattutto quelle agli inquilini delle case degli enti previdenziali, in questo momento direttamente collegate al buon esito della cartolarizzazione dello scorso dicembre. E fra le tante questioni da risolvere sul terreno pratico l'Osservatorio sul patrimonio degli enti è stato chiamato a dare importanti chiarimenti sul 'mandato collettivo' e sull'Iva che d'ora in poi graverà su alcune tipologie di locazioni.
Mandato collettivo. E' lo strumento con il quale gli inquilini, che rappresentino almeno l'80% degli assegnatari, possono ottenere un ulteriore sconto sul prezzo, arrivando così al 40,5 per cento. Secondo alcune cooperative, estromesse dall'acquisto di tutto lo stabile dopo il Dl 351/2001, gli inquilini avrebbero dovuto comunque fare riferimento a loro per esprimere la loro intenzione 'collettiva'. In molti casi inquilini che non avevano inizialmente aderito alle cooperative si erano poi decisi a sottoscrivere un 'mandato collettivo' senza però pagare l'ingresso nella coop, spesso molto salato, ma organizzandosi da soli. L'Osservatorio è dovuto intervenire con la lettera del 19 dicembre 2001, su richiesta dell'Asnodim (associazione dei notai che seguono le dismissioni degli enti), per chiarire che è del tutto lecito che esistano anche due o più 'mandati collettivi' con 'procure speciali': l'unica condizione richiesta è che la somma dei firmatari raggiunga la percentuale prevista.
Iva e locazioni. Con il passaggio della proprietà delle case dagli enti alla Scip, che è una società immobiliare, è cambiato il regime fiscale sulle locazioni: per le abitazioni rimane il registro del 2%, sugli 'usi diversi' scatta l'Iva del 20 per cento. A seguito delle segnalazioni del Sicet (sindacato inquilini), l'Osservatorio (lettera del 4 febbraio 2002) ha chiarito che restano escluse dall'Iva le locazioni di immobili non abitativi che siano però pertinenze di abitazioni, come box, garage, cantine, posti auto, eccetera.

fonte: da: Il Sole 24 Ore