La febbre dei mutui

Sedicimila euro al metro quadrato. E' quello che dovete spendere se sognate la casa del vostro Natale con vista sulle Tofane. Se invece vi accontentate del Monte Bianco, a Courmayeur per la vostra seconda casa in quota vi basteranno 9 mila euro al metro quadrato. Cortina d’Ampezzo, dunque, si conferma anche quest’anno regina delle Alpi. Di mezzo, Madonna di Campiglio, 11 mila euro. Sono queste le località più care d’Italia, secondo i dati del rapporto Hbs (la holding che controlla i network in franchising Professionecasa, Grimaldi e Rexfin). Buona la performance delle località delle Valli Olimpiche, guidate da Sestriere (6 mila euro). Ma, se avete in budget meno di 3 mila euro al metro quadrato? Dovete scendere in Abruzzo, a Ovidoli. Roccaraso, invece, è già lievitata a 4 mila euro al metro quadrato. Eppure, anche la seconda casa scricchiola e si sta sgonfiando, come confermano i maggiori operatori del mercato. «Nel corso della passata stagione invernale sono stati acquistati circa 8.000 alloggi nelle località montane italiane, contro i 9 mila della stagione 2005-2006 - dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - . E questa stagione difficilmente si supereranno le 6 mila compravendite. Tra le cause del disamore per la montagna innanzitutto i prezzi ormai troppo alti in tutte le zone dell'arco alpino. I prezzi medi, inoltre, sono saliti di diversi punti in più delle case in città e quindi la domanda è poca. Le case offerte in vendita sono di qualità scadente: si tratta spesso di abitazioni costruite in condomini Anni Settanta, senza vista e con alti consumi energetici. Le nuove costruzioni sono poche e con quotazioni ancora più alte dell'usato». Guido Lodigiani, responsabile dell’Ufficio studi Gabetti, segnala anche una preoccupante tendenza che si registra soprattutto nelle località meno rinomate: «Le case acquistate 5-6 anni fa con un mutuo del 100% e per importi inferiori ai 100 mila euro vengono rimesse oggi sul mercato. In molti casi perchè l’acquirente non ha più la possibilità di pagare la rata del mutuo sempre più onerosa. Questo fenomeno determina un aumento dell’offerta mentre le compravendite diminuiscono. Infine, in molte località si registrano quotazioni in calo: è il caso - dice Lodigiani - di Cervinia e Bardonecchia. Molto penalizzate, infine, le locazioni stagionali, per effetto delle scarse nevicate delle stagioni passate». In Valle d'Aosta, a Courmayeur, a fine 2006 si è registrato un calo delle compravendite dell’8% dovuto soprattutto all'elevato livello raggiunto dai prezzi di vendita: in media oggi si toccano i 7.000-9.000 euro al metro quadro per le abitazioni in centro, mentre al Poussey si superano i 10.000 euro. «Ottima performance di Gressoney St. Jean e Gressoney La Trinité, dove i prezzi sono saliti addirittura del 35% negli ultimi 4 anni - segnala Alessandro Ghisolfi dell’ufficio Studi Ubh -, con punte oltre 5.500 euro al metro quadro per le ville e gli chalet. Nella Val d'Ayas, a Champoluc, i prezzi sono rimasti stabili e le richieste si indirizzano nel comune e nelle frazioni vicine, in particolare ad Antagnod e a Brusson dove i prezzi sono cresciuti del 5% negli ultimi 12 mesi. In ripresa la domanda nelle località montane del circuito olimpico, come Sauze d’Oulx, Bardonecchia e Sestriere. In Trentino prezzi in salita soprattutto nelle piccole località a pochi chilometri dai comuni più celebri come Ponte di Legno, Marilleva e Folgarida, Ortisei.

fonte: "Rate sempre più alte, chi ha comprato rivende"